Origine della Gilco Autotelai

Alla fine degli anni Trenta, nei suoi primi anni alla Facoltà di Ingegneria, Gilberto Colombo approfondisce la ricerca sulle caratteristiche tecniche dei tubi speciali in acciaio: qui si consolida in lui la passione progettuale che svilupperà con crescente successo le potenzialità dei tubi speciali alle più diverse applicazioni.

Dal 1946 Gilberto inizia con Enzo Ferrari un lungo rapporto di collaborazione per la progettazione di auto sportive, alle quali conferisce speciale leggerezza tramite i telai alleggeriti straordinariamente performanti da lui ideati. Quando Ferrari decide di costruire in proprio le vetture che avrebbero portato il suo nome, Gilberto Colombo mette a punto per lui un telaio per un'auto da Formula Uno, con tubi a sezione ovoidale, rigido e leggero nello stesso tempo. Da questo progetto nascerà il telaio della 125 motorizzata da Gioachino Colombo, un 12 cilindri 1500 c.c. con sospensioni a balestra, ammortizzatori houndaille, a cui il nuovo telaio conferirà inedita leggerezza: il peso della vettura risulterà di soli 650 kg contro i 720 della Maserati 2000.

L'eccezionale leggerezza dei telai Gilco ben si evince dai modelli illustrati nel primo catalogo pubblicato nel 1947: dai soli 32 kg del telaio Gilco 750 Sport fino agli 88 kg dell' "Isorigid", l'esclusiva soluzione messa a punto da Gilberto Colombo di telaio abbinato a "carrozzeria portante", cioè di un insieme telaio-traliccio di tubi a completo sostegno della carrozzeria. Eppure, grazie alle tecniche di esecuzione dei tubi e ai materiali utilizzati questi telai dimostravano anche una resistenza e una stabilità che elevava in modo determinante la sicurezza.

Nello stesso anno, con Cortese, la 125 vince la sua prima gara al circuito di Caracalla a Roma. La Gilco e la Ferrari dunque, nascono praticamente insieme. Nel 1947 la Ferrari inizia a correre con i telai Gilco, che per tutti gli anni Cinquanta verranno commissionati da Ferrari alla Gilco Autotelai senza interruzioni. 

A celebrazione della vittoria ai Campionati mondiali 1952 e 1953 Enzo Ferrari donò a Gilberto Colombo un trofeo col cavallino rampante in bronzo e recante una targa bronzea con l'iscrizione "Alla Gilco con riconoscenza"; cercò più volte, in seguito, di assorbire all'interno della Ferrari il laboratorio Gilco.

Ma dovendo anche gestire la propria azienda di tubi Gilberto Colombo non poteva accettare questa proposta; si prestò invece, alla fine degli anni Cinquanta, a collaborare con l'azienda di Maranello per allestire al proprio interno un reparto di telaistica indipendente.

Non solo le auto della scuderia Ferrari su cui, in quegli anni, avrebbero corso piloti come Fangio, Ascari, Villoresi, recavano telai Gilco, ma anche molte Maserati, Stanguellini, Nardi.. e le auto di molti altri marchi.

La Gilco Autotelai riceveva commissioni trimestralmente nell'ordine di oltre 30 pezzi, con tempi di consegna medi di 15 giorni; e in tutto quel periodo il marchio Gilco firmava numerosi altri progetti, non solo di telai, ma anche per carrozzerie, per le case più importanti dell'epoca. Molti di quei progetti sono oggi custoditi nell'archivio storico Gilco, che li ha attentamente catalogati.

 

 

Registro Gilco CAR BADGE

 

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Distintivo Registro Gilco

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